martedì 16 settembre 2014

Assieme.

"Non penserai mica di convincermi con quella sciarpa del Milan?"

Ed invece mi hai convinto. E l'hai fatto per tutta la vita.


Non mi sono mai posta il problema di che cosa avrei fatto quella sera, dopo essere stata riaccompagnata da una serata semplice, come un cinema. Sapevo che le mie labbra sarebbero finite sulle sue, con tanta delicatezza quanta voglia. E che l'avrebbe fatto sotto casa, con quella leggerezza che compete ad un ragazzo di 25 anni. Io, oramai "matura" non mi sarei tirata indietro, non avrei pensato a quanto sarebbe stato difficile unire i nostri mondi, non avrei pensato al giorno dopo come ad un errore. Perché sapevo benissimo che quegli universi erano in attesa di conoscersi e di partorire qualcosa di importante. Che in fondo io non ho mai avuto la mia età e che di errori ne voglio commettere tanti, se sono tutti così. 

Assieme. 

In un anno succedono tante cose, troppe. Si dimentica, si rivive, ci si riscopre, ci si reinventa e si capisce cosa siano il vero amore, l'attesa, il sacrificio, il vuoto cosmico, la solitudine di un cuscino non condiviso, il sapore delle lacrime, la rabbia di un messaggio inviato nel momento sbagliato, la bocca che si apre nel momento meno opportuno. In un anno un bimbo impara a camminare, si fa un intero ciclo di scuola, scadono le creme antirughe. In un anno la gente capisce dove vuole andare, a chi dare la mano, a chi destinare i respiri d'avanzo o in esubero. In un anno la gente, come noi, capisce che c'è una unica parola da pronunciare al mattino.

Assieme.

In un anno ho amato davvero, ho pianto sul serio, ho fatto il mio primo pic nic al Valentino, ho raccolto la pupu e la pipi del mio primo cane, ho fatto il mio primo bucato alle macchinette 24h per te, ho scelto dei piatti e dei bicchieri all'Ikea. In un anno ho detto tante cose, belle, bellissime, emozionanti e che non si ripeteranno mai più. Almeno non ad una persona diversa da te. In un anno ho mangiato per la prima volta l'anduja e ti ho insegnato a cucinare la tarte tatin. Ho capito come si monta una mensola e ho gioito quando ci è stato regalato un aspirapolvere. In un anno ho davvero capito che l'unico abito che voglio indossare è quello che indossi tu. 

Assieme. 

E dopo un anno, quella sciarpa del Milan è ancora nel mio armadio. Non la indosserò mai, perché so che tu mi ami per come sono, senza la pretesa di volermi cambiare. Ma quella sciarpa, ogni giorno, mi ricorda che nella vita si deve sperare e provarci. 

Ed io voglio sperare Assieme a te. 

Grazie. 



Emily's fashion diary 


3 commenti:

  1. Quando parli di questo amore così grande mi fai venire i brividi. Sarà che capisco bene cosa significhi, sarà che siete dolcissimi.. è sempre bello leggere le tue parole.

    Viva l'amore!

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  2. É un pensiero da lacrime... Le tue parole riescono a raccontare ogni istante come lo avessimo vissuto noi in prima persona. E questo é un dono. Esattamente come saper aprire il cuore agli altri, con tutti i pericoli che ne possono conseguire. Buona vita ASSIEME, amici <3

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  3. Grazie ragazze, davvero. Il vostro sostegno è davvero importante e sono felicissima che voi abbiate visto nascere con me questo amore!

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Thank you sweet follower! Lovely as usual!