martedì 4 febbraio 2014

My wedding day. Solo prima di addormentarmi.

"Immagina il tuo matrimonio ideale"

Non dovevate chiedermelo.
Io lo immagino da quando ho una Barbie in mano. Anche se lei si sarà sposata con Ken almeno 100 volte e non è mai stata interrotta da Tania o la suocera.


In uno dei miei film preferiti, "Il matrimonio della mia miglior nemica", le due amiche per la pelle si ritrovano ogni giorno a riempire il libro, rigorosamente nascosto sotto il letto, in cui è racchiuso tutto il loro sogno. Il loro matrimonio perfetto, con il Principe Azzurro, il cavallo bianco, il cocchiere, il riso e le scatolette rumorose attaccate alla macchina con la scritta "Just Married".
Io quel libro non ce l'ho mai avuto e penso di non volerlo. Il mio matrimonio ideale, quello che potrei organizzare grazie ai suggerimenti di esperti durante il Wedding Day del 2 marzo al Castello di Saffarone, è sempre in fervido movimento dentro la mia testa.
Perché non c'è niente di più bello che addormentarsi di notte, sfumando la propria stanchezza nel luccichio di un vestito di pizzo o di un Ave Maria cantato dalla voce soave di Beyoncé.

Il mio matrimonio ideale. Eh.
E' quello che vorrei organizzare alla mia migliore amica, quella che ha aspettato di fidanzarsi con la persona giusta, quella per cui ha detto "sì" per la prima volta, per cui dirà sempre "sì", per i prossimi 50 anni, almeno.
E' quello che mi fa bagnare gli occhi azzurri (con la punta arancione, proprio come Jennifer Lopez in The wedding planner) al solo pensiero di camminare la navata della mia unica chiesa, quella del mio paesino di campagna, in cui il mio Don, Don Domenico ha sposato i miei genitori, ha battezzato me e ha rinnovato i voti coniugali, dopo 25 anni, alla mia mamma e al mio papà (con gamba ingessata, stiloso lo stesso!).
E' quello per cui potrei passare notti insonni, disegnando, anche se non sono capace alla perfezione, il mio tableau de mariage, pensando se sia meglio nominare i tavoli con i miei cocktail preferiti o con le canzoni che hanno fatto della mia storia d'amore il concerto più bello mai sentito (sotto il palco, ovviamente).
E' quello per cui ho già capito chi saranno i miei testimoni di nozze. Quelli che ho già avvertito con "cercati un vestito con un richiamo ciclamino o pervinca" e da cui ho sentito "che tenerezza" come solo lui sa fare.
E' quello per cui so che ci saranno troppi invitati. Perché mi sono sempre piaciuti i festeggiamenti, non tanto per ricevere i regali, gli auguri o i baci sulla guancia. No, mi piacerebbe invitare tutti i miei amici, i miei colleghi, i miei parenti, i fidanzati dei parenti, i cani dei parenti, perché non si è mai stanchi di fare festa, sorridere, emozionarsi e avere finalmente l'occasione di mettersi quel vestito che tanto tieni nell'armadio "perché prima o poi ad un matrimonio mi invitano".
E' quello per cui riuscirò a non postare nessuna foto Instagram con "outfit of the day". Sia mai che lo sposo, non avvezzo a stare su Instagram, lo guardi proprio in quel momento.
E' quello per cui dirò "ci siamo proprio".
E' quello per cui vorrò avere al mio fianco, a braccetto, il mio babbo. Magari vestito di bianco, come al suo matrimonio. La mia nonna, con i suoi mille fili di perle, al primo banco perché "lei vuole sentire la Messa tutta quanta bene". La mia mamma, che anche in quella occasione mi dirà "non legarti i capelli" oppure "ma la canotta l'hai messa?". Le mie grandi amiche, che non saranno invidiose, non faranno commenti acidi, non punteranno il dito sul poco mangiare al catering. Saranno quelle amiche che rideranno con me sulle stonate rime di "I belong to you", oppure che si toglieranno con me le scarpe a metà pomeriggio e balleranno una canzone di Max Pezzali o dei Kiss a piedi nudi sul prato.
E' quello per cui vorrei che fuori dalla chiesa arrivasse un calesse. Ma se arriva una Lamborghini va bene lo stesso.
E' quello per cui vorrei portare pochi intimi su di una spiaggia, magari quella in cui ho mosso i miei primi passi e ridire un magico "sì". Ma anche il profumo delle mucche della mia vicina di casa, a Bagnasco, andranno bene.
E' quello per cui, prima di addormentarmi, salvo sul mio cellulare delle foto, di volti felici, di sguardi di vero amore, riflessi nella "freschezza" di una fede al dito, che brilla più di un brillante di Tiffany.
E' quello per cui vorrei vivere ogni istante, anche dopo un sacco di anni, con la mia "metà della mela" sul divano, con un piatto di pop corn ed una serie tv alla televisione.

Il matrimonio ideale esiste davvero, ma probabilmente è nel proprio cuore che deve essere organizzato, pensato, colorato con la propria tavolozza.
Il Wedding day del 2 marzo al Castello di Saffarone è l'occasione per capire quali siano i propri colori preferiti; se anche voi vorreste il pervinca, il pizzo, il confetto al cioccolato, la scarpa con il plateau, il ventaglio per combattere il caldo afoso di agosto, Canon di Pachelbel come sottofondo...
Se anche voi, come me, quella sera vorrete addormentarvi con un sorriso in più, perché non iniziare a sognare?

ps: no, non mi sto per sposare. Ma penso che tante cose, dentro il mio cuore, le abbia già scritte, come quel libro che le bimbe del film hanno sotto il letto.


Emily's fashion diary

5 commenti:

  1. ma sto matrimonio poi chi lo paga? solo per sapere se devo risparmiare gia' adesso ?????? M

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  2. be in effetti il problema dei soldi è un grosso problema.. ma a quello ci pensano tutti no??soprattutto per il mio matrimonio.. ahah. ahah. hai presente l'ultima scena del matrimonio del mio migliore amico, bè quella.

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