Creatività che piove dal cielo.

Giornata uggiosa. Che fare? Dove andare? Cosa dire? Le risposte sono semplici: take a rest, have a t shirt. Anzi, makkiamola pure. Non nel senso di macchiarla, ma di farla proprio. Insomma metto in pratica quello che dicevo un paio di post fa, con il DIY. Perché non dobbiamo mai smettere di rimpinzare il nostro armadio di novità. E nel caso in cui la nostra creatività ce lo permette, la novità può essere anche firmata da noi stesse. 

La pioggia, la musica giusta (Florence and the Machine live from the Royal Albert Museum) e tanta fantasia su un tavolo. Perché no, un pò di prosecco, per farsi cullare dalle note del "lasciarsi andare" e sputare creatività anche dalle doppie punte. 

Oggi va così. Percé i sogni si devono rincorrere. L'unica cosa che merita essere rincorsa. Le persone, le situazioni, il vantaggio, l'invidia, la gelosia, la competizione non merita di essere rincorsa, per arrivare, poi, senza fiato e senza discorsi da intavolare. I sogni sì. Quelli debbono essere raggiunti, come una maratona senza staffetta, on your own. Shake it out Shake it out sta urlando Welch da un microfono. Lei sì che è arrivata. Io sto solo mettendomi la mia tuta preferita per poter affrontare la corsa. Ma l'importante è averla tirata fuori dall'armadio. 

Oggi mi va di creare una semplice maglietta, perché indossarla sarebbe una sudisfa, per me. Perché quando qualcuno per strada mi guarderà, nessuno dirà "l'ho comprata anche io" oppure "cavolo, ce l'ha anche lei". Rincorrere i sogni significa essere diversi. Ed oggi, dopo l'ennesimo colloquio, voglio essere diversa da tutti gli altri. Per uscire da quella piglia di precari che c'era oggi sul quel tavolo. 

Presto vi mostrerò la mia creazione. Perché i sogni devono essere condivisi. 

Emily's fashion diary