Torino è casa mia, diceva Culicchia.
Torino è la cuccia mia. Dico io. La copertina di Linus che non toglierei mai di dosso. Quella città che ti lascia senza fiato. Quella città che ti entra dentro e per quanto hai voglia di scappare, ti tiene fisso sul suo pavé, incastrato nelle sue perpendicolari vie, ammaliato dalle statue con gli occhi spiritati.
Torino è la cuccia mia e per ora, io, qui, voglio restare.
I want to stay.
Difficile non innamorarsi di almeno uno dei 1000 sassi che compongono il pavé di Piazza San Carlo a Torino. Se potessero parlare chissà che cosa direbbero. Ogni mattina percorro quel tratto di strada, con le mie cuffione e la musica sparata fino alla punta dei piedi (smaltati) e penso "come faccio a lasciarti?".
Mi giro a destra ed ad un tratto un cono di pallido sole, ma pronto a pervadere dritto in un solo colpo, mi accieca in maniera imbarazzante, ma del tutto travolgente. Un brivido, quasi un orgasmo. E sorrido. Perché sono le 8 e 28 del mattino e come ogni mattina, prima di andare a lavoro, io conseguo l'estrema felicità di essere nella mia città. E so che lei mi sta salutando a suo modo.
Difficile non innamorarsi di una città alla tua portata. Un locale, un panetteria, un bar tamarro, ma pieno di routine, una giornalaia che sa tutti i gossip, una galleria elegante, un negozio per il pronto intervento "ridiamo per non piangere", una torteria con la tua torta preferita calda ed invitante, un parcheggio trovato a caso, la tua panchina fortunata, la tua piazzetta rotonda, il tuo vecchio tram, la tua metro, la stessa gente che sale e scende ogni giorno come se fosse su di una catena di montaggio.
Il "ma è sempre qui lui!".
Il "stesso posto stasera?".
Un rhum al miele, giusto per iniziare.
Un mojito giusto per ritrovare la propria anima al fondo dello stomaco.
Un vino bianco pronto da degustare.
Difficile far sì che questa città ti possa deludere.
Difficile far sì che questa città ti possa odiare.
Difficile scordare quella fontana. Lo scalogno. Il portone. Le scalinate.
Quella discoteca. Quel panorama.
Difficile dire che Torino sia un cliché.
Ed io non ho mai amato i cliché. Un giorno questa città si arrabbierà con me. Ma so che saprò riconquistarla.
Un giorno questa città sentirà un ticchettio in meno su quel pavé.
Un giorno questa città avrà una routine in meno. Un'anima in attesa di quel raggio di sole da pervadere con la sua magia, in meno.
Ma si sà. I migliori rapporti sono quelli che si consumano, si arrestano, si allontanano e poi si ritrovano. Per sempre.
Per ora mi godo la nostra storia d'amore.
I want to stay.
Emily's fashion diary
Bellissimo questo post e bellissima la nostra Torino!!!! :D
RispondiEliminaUn abbraccio,
Elisa
Siiii, la nostra Torino è super bellissima! E poi quando organizzano degli eventi fashion lo è ancora di più! :-)
RispondiEliminabel posto..mi ci sn ritrovata molto.. Torino è anche casa mia!
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