Il 27 dicembre è un giorno di raccoglimento. In senso fisico, dopo mangiate da sagra del tordello per una settimana, in senso materiale, per poter raccogliere tutti i regali ricevuti e le carte da regalo, in senso metafisico. Raccolgo i visi di questi giorni, i messaggi di auguri, quelli che sono arrivati, puntuali come un orologio svizzero, quelli che non sono arrivati ed hanno dimostrato ancora una volta di non essere degni di essere portati verso il 2013. Raccolgo i sorrisi dei miei cuginetti, che anno dopo anno mi danno soddisfazioni, le lamentele delle zie, del classico "tiruma avant, vui autri che siete giuuuu tuca guverné il mund!". Raccolgo le sensazioni di un the del 24 dicembre, in attesa di definire con mia nonna il menù della vigilia, il suo compleanno, sperando che possa sempre non essere l'ultimo. Assaporo le certezze, belle e brutte, che caratterizzano ogni giorno della mia vita. Raccolgo tutto quello che mi passa dalla testa e che non ho paura di dire, di scrivere, di esprimere, di mettere nero su bianco. Perché chi legge queste parole può trovare conforto in quello che magari non ha il coraggio di esprimere. Che c'è di male ad essere la corda vocale di un sentimentalista muto?
A tutti quelli che mi leggono, a quelli che lo fanno e mi criticano, a quelli che mi commentano "come scrivi tu non scrive nessun altro, grazie!", a coloro che non sputano sentenze, a chi lo fa e mi rende più "diversa" dalla massa che invece segue, a coloro che non hanno voglia di dirmi "sei brava"....ancora auguri.
Emily's fashion diary
auguroni anche a te!!
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