My London, my dear London.

Stamattina non c'era il breakfast ad aspettarmi, ma un semplice coffee della Nespresso ad aspettarmi, alla mia solita sedia, nel mio solito letto, nella mia solita camera. Qui alcune delle immagini che danno un minimo, ma essenziale e vero significato a questi giorni passati a Londra per il Capodanno.

Londra è magica. Londra è caotica, a volte non ti fa respirare. Londra entra dentro come un martello pneumatico nel cervello, ti cambia, ti arresta, ti da la carica, ti svena. Che tu sia sul Tamigi, in mezzo agli Stable Markets, tra un Mayfair o un Chelsea area, al 39° piano di un grattacielo, su un battello o a Le Pain Quotidien, Londra è sempre qualcosa di diverso. Inutile trovare una definizione precisa di questa città, così scombussolata, ma così precisa e che non sbaglia un colpo, scandito dal Big Ben. Quasi scandalosa per come sia precisa. Quasi perfetta per essere vissuta in compagnia, te la vorresti godere con ogni fibra del tuo corpo, da sola, perché ti sa completare e non ti lascia mai. 

Tutto questo godere è stato possibile anche a due guide d'eccezione, quelli che ti fanno conoscere la Londra che non tutti hanno la fortuna di visitare. Luca e Serena sono stati perfetti, due Londoners con una sana radice piemontese e calabra ancora spiccata, che hanno saputo rendere magici questi giorni...Non finirò mai di ringraziare chi ha reso possibile uno dei tanti sogni che alimentano la mia piccola anima, passare i giorni a cavallo tra il 2012 e l'anno nuovo con chi volevo. Salutare un 2012 assai strano per dare il benvenuto ad un nuovo anno, che spero sia quello decisivo. Il mio primo proposito dell'anno nuovo? Capire realmente che cosa voglio nella vita. Chiaro, na robetta facile facile. Ma insomma, Londra mi ha insegnato che si deve sempre osare e lasciarsi andare. Ed io, sono pronta. 

A presto con i miei acquisti in una Londra che non offre solamente lo shopping, la un'intera esperienza di vintage!

Emily's fashion diary