domenica 30 giugno 2013

Con il vento nei capelli ed un foulard in testa.

“Stasera lo vedi” disse al telefono. Avevo compreso che quella sera avrei fatto un viaggio dei nostri. All'idea di essere seduta su quella sedia, in un posto sconosciuto della nostra città, a volte troppo stretta, accanto a chi mi aveva visto solamente tramite una foto un po' mi emozionava.



Arrivai all'appuntamento in punta dei piedi. Lei era già un flusso di parole, di sorrisi, di cristalline emozioni. Io lo riconobbi subito. Un profumo Chanel si fa riconoscere in mezzo ad una folla impreziosita senza tanto clamore.

Tra lo chignon dei suoi lunghissimi capelli biondi si racchiudevano le emozioni senza un significato, quelle senza una risposta. Una collana di borchie impreziosiva il suo collo. Un sorriso sereno, quasi estraniato dal mondo la dipingeva come la donna che avevo sempre conosciuto.

Non ebbi bisogno di nessun cenno con la testa perché riconoscerlo fu estremamente facile e naturale. Percorsi la strada dei loro sguardi, sulla quale viaggiavano tranquilli, felici, un po' imbarazzati. Si presentò lo stesso. La stretta di mano più adulta e inebriante che le mie mani avevano incrociato negli ultimi anni. In qualche modo anche il mio sguardo si fece rapire per un attimo.


Le parole che condirono quelle 2 ore di cena si intrecciarono in un viaggio senza meta. Consapevoli del loro senso ed del loro navigare, che non chiede “dove si va” o “perché di là?”. La linea che univa i loro occhi era complice, a tratti invidiosa. Sentii parole come “senza di me non sei nulla” o “hai ragione, per questo sono qui”. Non era amore, non era sesso, non era carne. Era un viaggio senza una valigia. Per un attimo mi persi, senza scarpe, su quella strada, facendo un autostop di breve durata. Proprio come piace fare a noi due, amiche con il vento nei capelli ed un foulard in testa. 



Emily's fashion diary

2 commenti:

Thank you sweet follower! Lovely as usual!