mercoledì 27 febbraio 2013

Dimmi quali sono le tue certezze.

Quando ti arrivano queste domande e tu hai davanti la tua intera esistenza. Le tue priorità. Le tue certezze. Quelle in cui ti rifugi quando il resto del mondo ti sembra un grande punto interrogativo rovesciato, il peggio del peggio.

Ecco le mie certezze.

ps: domanda arrivata alle 23.06 di un freddo martedì di febbraio. Per la serie "Marzullo ci guarda da lontano e tace".

Certezza n°1: l'olio toscano su un pezzo di pane. Quello forte, che ti pizzica l'anima. Il pane. Quello che vorresti trovare sempre a casa, croccante, coccolante, che ti sazia e ti sa dare la netta sensazione di felicità. Chi ha i denti non ha il pane, chi ha il pane non ha i denti. Beh, tra i due preferisco avere il pane, in qualche modo lo mangio. 


2° certezza: la musica dentro le orecchie, anche di prima mattina, quella che ti sveglia meglio di un caffè bollente. Quella che ti culla prima di andare a dormire, quella che c'è nel momento giusto con la persona giusta. Quella che risuona e unisce due persone attraverso un "ti ricordi?". La musica che c'è dentro una chiavetta, la musica che dovrò ancora scoprire, la musica che ci sarà sempre nelle mie orecchie, meglio che la filastrocca imparata alle elementari. 


3° certezza: 10 minuti seduta alla mia panchina preferita. Quella che prima di viverla con le due giuste persone c'è voluto ben 4 anni. Quella panchina di Barcellona del Parc Guell che mi estranea dal mondo e mi fa sentire, nello stesso momento, a casa. Quei tasselli colorati che sembrano appena raccolti dalle mani di un artigiano, o dal mare. Con un Martini in mano, like there's no tomorrow. 



4° certezza: un vestito rosso di Valentino. Non ha bisogno di troppe definizioni. E' la perfezione. Nessuna sbavatura. Nessun eccesso. Semplicemente quello che si chiama genio. Un giorno, se avrò la possibilità di indossarne uno, lo vorrò rosso. Avrò i miei capelli lisci, avrò la mia migliore amica di fianco a me vestita nella stessa maniera e cammineremo mano nella mano, in una città qualsiasi sentendoci, per una volta, delle Dee. 


5° certezza: una vignetta dei Peanuts. Quelli che sanno capirti più del tuo migliore amico. Quelle che ti strappano il sorriso anche quando non ne hai voglia. Quelle che fanno simpatia in una giornata piovosa e che sono sul tuo comodino o nella borsa durante un lungo viaggio. Sono come la coperta di Linus, una certezza, appunto.


6° certezza: la tua pelle mordida. Quella che c'è, nonostante tutto. Quella che non ha una "definizione", ma un sapore, un odore, un brivido epidermico unico. La pelle che si arrotola, la pelle che si incrocia, che si bacia, che si incontra. La tua pelle che non cambierà mai, nonostante l'età. E che so non cambierà mai idea di me, almeno lei.


E tu, che certezze hai? 

Emily's fashion diary

3 commenti:

  1. che bello questo post!! Stavo pensando a quali sono le mie certezze e sono davvero difficili da trovare, complimentoni! =)

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  2. Ma non era Un blog di moda questo? Dove sono finiti gli outfit e i trend della nuova stagione?

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  3. Grazie Ambra! Ogni tanto dovremmo saper fare un esame di coscienza e capire realmente chi siamo e di che cosa abbiamo bisogno! Arriverà il momento in cui saprai anche tu quello di cui avrai seriamente bisogno!

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